È diventato celebre con Unti e bisunti e Camionisti in trattoria, ma Chef Rubio è un personaggio discusso per le sue posizioni forti su argomenti scottanti.
Su Dmax è diventato una star, complice la serie cult sulla galassia dello street food Unti e Bisunti, trasmessa per la prima volta nel 2013, e anche per Camionisti in trattoria. In seguito, dopo la sua uscita da Discovery, nel 2019 ha deciso di dedicarsi ad argomenti più di attualità, come la questione palestinese. Inoltre, prende spesso delle posizioni molto forti (in particolare su Twitter) su argomenti scottanti. Insomma non ha peli sulla lingua e dice sempre quello che pensa. Ecco il ritratto della sua identità, tra biografia, sport (è stato anche un rugbista), ricette in tv e i suoi impegni.
Chi è Chef Rubio?
Il vero nome di Chef Rubio è Gabriele Rubini, nato a Frascati sotto il segno del Cancro, il 29 giugno 1983. Per diverso tempo è stato uno dei volti più noti del mondo della cucina in tv, con programmi quali Unti e bisunti e Camionisti in trattoria.
Molti non sanno che è fratello di un noto giocatore di rugby professionista, Giulio Rubini, e rugbista a sua volta. Rubio ha giocato fin da ragazzo e ha esordito nel 2002 in Super 10, nelle file del Parma, prima di passare al Rugby Roma in Serie A2!
Sebbene la sua fama fosse all’apice, nel 2019 ha deciso di abbandonare il mondo della tv dando il suo addio al gruppo Discovery. In un primo momento si era pensato che il network non condividesse le sue idee e i suoi punti di vista sulle questioni di attualità. Ma poi è stato lui stesso ha chiarire le motivazioni dell’abbandono: “La tv l’ho padroneggiata dal primo istante, ho fatto quello che volevo fare sempre e comunque. Ma quando non l’ho più potuto fare mi sono fatto da parte”.
Tra il 2019 e il 2020 è stato tra i protagonisti del progetto Gaza Freestyle, che l’ha portato in viaggio anche nella Striscia di Gaza, centro della questione palestinese. Si trattava di un progetto, sviluppato insieme alla ONG italiana ACS, con l’obiettivo di organizzare attività culturali e sportive in quei territori di emergenza umanitaria. In seguito ha sempre più imbracciato la causa dei palestinesi, anche con esternazioni estreme contro gli israeliani e gli ebrei (tanto che Instagram gli ha censurato diverse stories e post). Da quel momento ha rimosso i suoi account Instagram, Facebook e anche Whatsapp in aperta polemica con i social di proprietà di Mark Zuckenberg. Lo si può solo più trovare su Twitter. Ha anche un sito web ufficiale.
La vita privata di Chef Rubio
Del privato di Rubio non si hanno informazioni certe. Non è chiaro se abbia una fidanzata, anche se, per sua ammissione, ha difficoltà a bilanciare gli impegni professionali con una eventuale vita sentimentale.
“Morirò zitello come Alberto Sordi”, aveva detto ai microfoni di Spy raccontando anche di non vedere una famiglia nel suo futuro: “Ho sempre detto che il matrimonio o anche la coppia duratura non mi interessano. I figli mi piacerebbero di più, ma non credo ai figli al di fuori della coppia“.
Non si hanno informazioni su dove viva, ma potrebbe essere nella Capitale, né per quanto riguarda il suo patrimonio.
9 curiosità su Chef Rubio
-Ha giocato a rugby in Nuova Zelanda, nel Poneke RFC, nella provincia di Wellington!
-Durante la sua esperienza in Nuova Zelanda ha lavorato in un ristorante per mantenersi, ed è questo il suo primo contatto ufficiale con i fornelli!
-Nel 2007 ha giocato in Serie A con la Lazio, ed è con questa squadra che ha concluso la sua carriera a causa di un infortunio al crociato.
-Ha frequentato il corso internazionale di cucina italiana Alma, conseguendo il diploma nel 2010.
-Molti lo chiamano “antichef” per via del suo aspetto decisamente lontano dagli standard: i tatuaggi in vista sono il tratto che lo ha reso riconoscibile in tv.
–Unto e Bisunto, la vera storia di Chef Rubio è il film trasmesso nel 2016 su Dmax, che racconta la sua storia.
-È molto attivo nel campo del sociale, e per il suo impegno il Comitato Paralimpico Italiano lo ha nominato Chef Ufficiale di Casa Italia alle Paralimpiadi di Rio (nel 2016)!
-Nello stesso anno è stato ambasciatore della campagna Write for Rights di Amnesty International per i diritti umani.
-Nell’aprile 2021 ha criticato (in maniera forte) i servizi sui luoghi di spaccio di droga di Vittorio Brumotti per Striscia la Notizia, con una serie di tweet al vetriolo.